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Atlantis is real: Official discovery of Atlantis, language and migrations

Atlantis is the Sardo Corso Graben Horst underwater continental block submerged by the Meltwater Pulses and destroyed by a subduction zone, Capital is Sulcis

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Per sviluppare un primo esempio a supporto dell’ipotesi che collega la lingua Sarda e il Tamil a una stessa origine linguistica, possiamo prendere come punto di partenza il Monte Urpinu a Cagliari e il termine உற்பினு (Uṟpiṉu) in Tamil. La compresenza di questi due elementi, sebbene provenienti da tradizioni linguistiche e culturali molto distanti, può suggerire interessanti connessioni fonetiche e semantiche. Strutturare il confronto:


1. Introduzione al caso specifico: il Monte Urpinu e Uṟpiṉu

Nella città di Cagliari, in Sardegna, Monte Urpinu è una collina che offre una vista panoramica sulla città e sul golfo, ed è anche un’importante area verde. Il nome “Urpinu” in sardo deriva dalla radice latina “urpinu”, che significa “collina” o “piccola montagna”, collegandosi così alla geografia del luogo.

Nel Tamil, un termine foneticamente simile è உற்பினு (Uṟpiṉu), che presenta una somiglianza sorprendente con il nome sardo, non solo nella forma ma anche nel significato. Il termine உற்பினு (Uṟpiṉu) in Tamil può significare “proveniente dalla montagna” o “collina” in un contesto figurato, anche se è un termine meno comune e potrebbe non essere ampiamente usato nella lingua contemporanea.

Questo caso offre un punto di partenza per esplorare una possibile connessione tra le due lingue, partendo da una somiglianza fonetica tra due termini che si riferiscono entrambi a concetti geograficamente elevati come “montagna” o “collina”.

2. Confronto fonetico: Somiglianze tra Urpinu e Uṟpiṉu

Un aspetto centrale di questa ipotesi riguarda le somiglianze fonetiche tra il nome del monte Urpinu e la parola Uṟpiṉu. Ecco un’analisi comparativa:

  • Urpinu (Sardo):
    Il nome “Urpinu” in sardo si compone di due suoni principali: Ur- (un suono che richiama l’elemento di “altezza” o “collina”) e -pinu, con un suono finale che potrebbe richiamare una forma diminutiva o locativa (come una collina piccola o elevata).
  • Uṟpiṉu (Tamil):
    Il termine Tamil Uṟpiṉu (உற்பினு) inizia con Uṟ-, che contiene una r retroflessa caratteristica della lingua Tamil, seguita dal suono -piṉu. La struttura fonetica del termine tamil è sorprendentemente simile a quella del sardo, con una combinazione di suoni che richiamano sia l’elemento geografico (collina o montagna) sia una connotazione legata alla posizione o alla provenienza.

3. Connessioni semantiche: Montagna e collina

Entrambi i termini, pur appartenendo a due lingue apparentemente distanti, si riferiscono alla stessa idea geografica: una collina o monte. Mentre “Urpinu” in sardo è chiaramente legato a una collina specifica di Cagliari, “Uṟpiṉu” in Tamil potrebbe evocare concetti simili di elevazione o di provenienza da una montagna o da un rilievo geologico.

  • Urpinu (Sardo):
    La parola sarda Urpinu è direttamente legata a una collina di Cagliari, un punto geografico di elevazione. La semantica legata a “Urpinu” denota un luogo elevato dalla città, una collina che offre una vista panoramica. Il termine evoca dunque l’idea di spazio e altezza.
  • Uṟpiṉu (Tamil):
    Sebbene meno comune nel Tamil moderno, Uṟpiṉu può essere interpretato come qualcosa che proviene dalla montagna o che ha una relazione con una collina. Questo rinforza l’idea di una connessione tra i due termini che entrambi indicano altezze geografiche o terreni elevati, un concetto che in molte culture è simbolicamente legato alla sacralità, alla protezione e alla visione panoramica.

4. Ipotesi linguistica e geologica: Radici comuni in una protolingua sardo-corso-atlantidea

Un possibile punto di partenza per un’analisi più profonda è ipotizzare che le somiglianze fonetiche e semantiche tra “Urpinu” e “Uṟpiṉu” non siano una mera coincidenza. Anzi, potrebbero riflettere un legame tra due lingue che risalgono a una protolingua comune. Questa protolingua potrebbe essere stata parlata in un’antica civiltà situata nel blocco geologico Sardo-Corso (un’area geografica oggi parzialmente sommersa).

  • Geologia e geografia:
    Secondo questa teoria, il blocco geologico Sardo-Corso potrebbe essere stato un epicentro linguistico e culturale che ha visto l’emergere di lingue simili, in un periodo antecedente la separazione dei continenti e la formazione delle lingue moderne. L’area potrebbe aver servito come punto di convergenza per gruppi umani che si spostavano tra il Mediterraneo e l’Asia, contribuendo a una diffusione linguistica che ha coinvolto anche le popolazioni che hanno parlato il Tamil nell’India meridionale.

5. Riflessioni e discussione

La somiglianza tra “Urpinu” e “Uṟpiṉu” offre un primo, seppur limitato, esempio di come le lingue sardo-romanze e dravidiche possano, teoricamente, condividere radici linguistiche più antiche, forse legate a un’antica protolingua che risale a migrazioni preistoriche o a civiltà che si sono sviluppate in regioni geografiche oggi sommerse.

Sfide e obiezioni:

  • Somiglianze casuali: È possibile che le somiglianze fonetiche tra i due termini siano casuali, e che non ci siano prove sufficienti per stabilire una connessione diretta.
  • Evidenze archeologiche: Per rafforzare questa ipotesi, sarebbe necessaria una maggiore quantità di evidenze archeologiche che colleghino la Sardegna e l’India meridionale attraverso rotte migratorie antiche.
  • Problemi etimologici: Occorre essere cauti nell’interpretare somiglianze superficiali tra le parole senza prove etimologiche solide che dimostrino una derivazione comune.

6. Conclusioni

In conclusione, il caso del Monte Urpinu e della parola Uṟpiṉu in Tamil potrebbe essere un primo passo interessante per esplorare la teoria di una protolingua sardo-corso-atlantidea che abbia avuto una diffusione culturale e linguistica oltre i confini dell’Europa e dell’Asia meridionale. Tuttavia, è fondamentale trattare questa ipotesi con cautela e svilupparla attraverso ulteriori ricerche linguistiche, archeologiche e geologiche.


Questo esempio è solo il punto di partenza per un’analisi più ampia. Ovviamente, ogni connessione linguistica va supportata da prove più solide, ma l’osservazione di somiglianze fonetiche e semantiche può stimolare nuove riflessioni su possibili legami tra lingue che sembrano, a prima vista, completamente distanti.