Collocazione geografica del Giardino delle Esperidi
Il Giardino delle Esperidi donava dei frutti d’oro, e si trovava agli estremi confini della terra conosciuta; è stata rilevata un’analogia col racconto apparentemente mitologico delle Esperidi nella toponomastica sarda: esiste infatti una località chiamata Fruttidoro (significa Frutti d’Oro in lingua italiana), situata nella località di Capoterra, in Sardegna. Capoterra, dal sardo Caputerra, tradotto poi in latino “Caput Terrae”, è il “capo della Terra”, ossia l’estremo lembo conosciuto in antichità, mentre l’attuale località di Fruttidoro a Capoterra sarebbe il leggendario Giardino delle Esperidi.
La scoperta dell’esatta collocazione del Giardino delle Esperidi ad opera del filosofo, ricercatore autonomo, musicista, teorico, scrittore, informatico e inventore Luigi Usai apporta un contributo notevole di conoscenza a livello mondiale sulla Storia Antica di tutta la civiltà occidentale e sulla Storia della Sardegna, e del Sulcis e del Campidano in particolare. Queste scoperte cambiano il corso della Storia: permettono adesso di capire il ruolo centrale avuto dalla Sardegna nell’antichità ed il suo ruolo di “limite estremo della conoscenza del mondo da parte dei Greci”. Questo però poteva fare ridere il popolo Sardo, che invece sapeva perfettamente cosa ci fosse dall’altro lato delle Colonne D’Ercole, in quanto il territorio sardo proseguiva oltre, quindi i sardi sapevano benissimo cosa ci fosse dalle parti di Oristano o di Sassari.
Queste nuove scoperte da parte dello scrittore Luigi Usai permettono di rileggere tutta l’antichità ed i testi antichi, alla ricerca di tutti gli errori di interpretazione fatti fino ad oggi. Un esempio per tutti: quando lo storico Erodoto, nel IV° capitolo delle Storie, parla del popolo dei Libi, non sta parlando del popolo dell’attuale Libia, bensì dei Sardi del Sulcis e del Campidano. Questa scoperta rivoluziona i testi antichi di tutto il pianeta e permette di estrarre altra informazione utile dai testi di Erodoto.