Questa è una pagina sperimentale, il contenuto è in fase di analisi per rilevare errori e anomalie.
La prima anomalia che ho scoperto oggi, in data 06/08/2023 è la seguente: Argonautiche, libro I, versi 84-85: “Furono entrambi sepolti in Libia, che è tanto lontana dal regno di Colchide quanto vediamo lontani l’oriente e il tramonto“. Ciò smentisce che la Colchide sia in Sardegna, secondo la mia teoria. Tuttavia, continuerò con il gioco intellettuale di verificare l’ipotesi, anche se per ora sembra essere smentita da almeno uno dei testi in greco antico. E’ utile tuttavia alla ricerca sperimentare, anche con dati errati: sotto si farà quindi finta che la Colchide sia in Sardegna per motivi di studio e apprendimento.
Ci sono diverse fonti storiche che parlano della Colchide. Secondo la mitologia greca, la Colchide era una terra favolosamente ricca, situata alla periferia misteriosa del mondo eroico. Era il regno di Eete e la patria di sua figlia Medea nonché la destinazione degli Argonauti, essendo anche la possibile patria delle Amazzoni1. Alcuni autori greco-romani che hanno scritto sulla Colchide includono Erodoto, Aristotele, Pseudo-Ippocrate, Pseudo-Scilace, Strabone, Appiano, Arriano e Plinio2.
Questo articolo vuole provare in maniera creativa a ipotizzare che la Colchide fosse nella zona attuale di Carloforte, Sant’Antioco, magari fino a Gonnesa. Questo esperimento mentale serve a verificare l’ipotesi che il vello d’oro in realtà non fosse altro che bisso marino estratto da Pinna Nobilis, come quello prodotto oggi a Sant’Antioco. Si tratta di un esperimento mentale e serve a solidificare le conoscenze note esplorando nuove ipotesi, che anche se false, contribuiscono a rinforzare la conoscenza e a rielaborarla secondo nuovi path neurali.
Al momento attuale, ho come l’impressione che lo σπαραγμός dionisiaco delle Baccanti di Euripide sia stato applicato alla geografia dell’isola di Atlantide sardo corsa. E’ come se i nomi geografici fossero stati strappati ad Atlantide e fossero stati proiettati in altre località del mondo, come a rendere impossibile ritrovare l’isola originaria nella quale si trovavano queste regioni geografiche. In questo momento è solo un’ipotesi, ma devo ammettere che è molto forte. D’altronde, ho già mostrato la stranezza della toponimia sardo corso atlantidea: Monastir in Sardegna e Tunisia, Teulada in Sardegna e Spagna, Olbia in Sardegna, Egitto e Mar Nero, e potremmo continuare per ore.
Eete era un personaggio della mitologia greca, figlio del dio Elio e di Perseide, nonché fratello di Circe, Perse e Pasifae. Era il re della Colchide, la quale, secondo un’interpretazione alternativa e moderna dei miti classici, potrebbe essere stata localizzata nel Sud della Sardegna. Questa ipotetica collocazione della Colchide svolge un ruolo fondamentale nella reinterpretazione della formazione etnica e culturale del popolo sardo. Secondo la mitologia greca, la Colchide era il regno di Eete e la patria di sua figlia Medea, nonché la destinazione degli Argonauti, potendo essere considerata anche la possibile patria delle Amazzoni. E infatti se si accetta che il Lago Tritonide sia in provincia di Cagliari, allora le Amazzoni di Mirina avrebbero gli stagni e lagune di Cagliari come patria dove fondarono il Chersoneso.
Esiste quindi una sorta di coerenza di fondo nella mitologia greca antica, che lascia pensare che forse, fino ad oggi, siano stati fatti degli errori di interpretazione dei testi antichi.